giovedì 18 settembre 2014

Ateismo

[Inedito]





Sono ateo.
Forse sono ateo.
Forse sono ateo per invidia.
“Perché?”, mi verrà chiesto.
Qualcuno in grado di poter decidere,
deliberatamente, del sistema universo,
che sia in possesso di un potere così grande,
lo odio talmente tanto,
e quest'odio cresce e cresce,
fino a diventare negazione.
E la negazione dell'altro, 
come rappresentante di un culto qualsiasi,
diviene ateismo.
Nessuno può avere un tale potere.

Se solo esistesse un entità superiore in grado di decidere sulle sorti di galassie intere,
avrebbe da centinaia di anni posato l'occhio su questo pianeta,
abitato oggi da 7 miliardi di tumori,
che nascono, crescono, si espandono, si moltiplicano
creando metastasi in ogni luogo.
Consumano, distruggono, macinano tutto,
bruciano, fagocitano.
Ogni gruppo ha il proprio dio,
la propria cultura,
le proprie usanze.
Ma non cambia proprio nulla,
perché il loro comportamento è identico.
Lo scopo della loro vita è il medesimo,
infettare e danneggiare l'ecosistema.
La specie umana altro non è che un immenso,
putrescente,
vergognoso,
paradosso evoluzionistico.
Si è sviluppato per diventare un macrosistema di morte,
perché è unicamente questo lo scopo della sua vita,
distruggere il più possibile prima di disciogliersi,
e ricominciare.
Se l'intelligenza si misurasse sul volume encefalico,
la formica sarebbe insulsa.
E invece la formica supera di gran lunga l'uomo.

Vorrei con tutte le mie forze credere in un dio,
perché la sua esistenza metterebbe automaticamente fine
a quella del cancro umano, che a sua volta si ritiene dio.
Non c'è posto per due presunti dei al mondo.

Giunti a questo finale, viene da chiedersi
se si possa accettare l'esistenza di un organismo,
che uscendo dal ventre della propria madre,
incomincia un percorso di morte,
e in questo percorso espande il proprio seme terribile ovunque gli capiti.

Come si chiama uno che non crede nell'esistenza dell'uomo?

mercoledì 17 settembre 2014

Immacolata Concezione

[Inedito]


Eccoli, sono loro
Sono venuti a prendermi,
a farmi del male, la fine è ora.
No, sono venuti a controllare il loro operato
il loro progetto grandioso.
Madri e Padri che non hanno forma né colore,
ma ci sono, e ci osservano,
da millenni.
Il riparo viene devastato, il giaciglio squassato,
grido ma la mia voce è flebile come soffio di vento.
Una forza magnifica e imponente
mi apre la via.
Mostrati!
Apri i misteri della tua creazione.
E' un sogno folle e inquietante,
che ho già fatto,
forse nel passato,
forse nel futuro.
Sono una proiezione di ciò che ero,
di ciò che sono stato e di quello che sarò.

Paradossale Evoluzione

[Inedito]





L'Uomo ha percorso la spirale,
seguito l'enorme sezione,
che inizia con zero e non ha fine alcuna.
Il nautilo ne porta il marchio,
è il simbolo del figlio di Pisa,
il cuor di leone.
Nella trentesima spirale sta il giudizio,
la Fine.
La Trinità e la Nullità.
Nella glorificazione di Eva,
prima e ultima peccatrice.
Perseo e Golia, pieni d'antico odio,
si saranno levati contro Saul e Davide.
Persia e Zion, a sfidarsi da decenni.
Il Grande Fratello prima spettatore, assieme agli altri,
avido, feroce, interessato come sempre,
poi compagno d'arme,
infine mutilato, moribondo, rinnegherà gli amici.
Tempo in cui tutti avranno fame e sete,
la Madre avrà smesso di procreare,
i diamanti dal cielo l'avranno avvelenata.
Nessun abbraccio caldo rassicurerà i nostri cuori,
nessun seno gonfio a sfamare i figli indegni.
I grandi mari avranno esiliato la vita,
schiumeranno sangue e vomiteranno dolore.
L'ultima roccia giunta nel Tempio,
verrà lanciata per prima contro gli Altri.
Per prima, su di loro, vorrà scagliare la morte,
anche se nessuno lo saprà mai.
Forte della sua ingorda cupidigia e brama,
vorrà stabilire la sua autorità in tutto l'Eden.
Ma il suo esercito sarà friabile e minato fin nelle fondamenta,
diserterà perché avrà paura,
ed Egli non rappresenterà più nulla.
Mentre gli eserciti di Golia saranno uniti e saldi,
arriveranno al Tempio e lo distruggeranno.
E giungerà un nuovo ordine, una nuova alba,
una nuova prima pietra.
Sarà rinnegata ogni fede, bruciato ogni testo,
bonificata ogni Madre, lavato ogni sangue.
Al corredo di ogni sposa ed ogni sposo,
saranno aggiunti due ametiste.

Saturn Ascends

Saturn Ascends

L'idea di scrivere un semplice testo, per quanto banale possa sembrare la tematica, non mi bastava.

Certo, direte voi, ma potevi abbreviarlo e non sarebbe stato una tremenda pigna in culo.

A me non bastava.

Nasce come testo singolo ma poi viene scomposto in tre parti, nel tentativo di renderle tre parti che potessero essere indipendenti alla lettura.

E' stato complicato, e tuttora sono convinto di non esserci riuscito pienamente.

La punteggiatura, in particolare, è quella che mi ha dato più problemi. Alcune parti non combaciano, perché o erano giuste nell'interezza del testo, oppure erano esatte nella forzatura delle parti prese singolarmente.




Tutto ha un senso,
ogni linea sottile è posta con criterio,
ogni tratto di penna si riflette infinite volte.

Ogni punto è una galassia.

Saturn Ascends




Siamo amanti, avvinghiati, sbagliati.
Abbiamo fatto una scelta.
Ho fatto una scelta.
Fottuta notte, maledetta donna.
Quando ci ripenso, ancora non capisco,
sarebbe meglio ridere o impazzire?
Dilaniato dal piacere.
deliziato dal senso di colpa.
E quel feto agghiacciante è lì.
Come ogni notte.
Perché? Perché?
Sono figlio di un errore?"
L'ignoranza è la mia matrigna?
Mi tormenta. Lo odio.
Tu come stai? Ovvio, stai bene, certo.
Fottuta troia,
Era il sesto o il settimo?
non te lo ricordi più nemmeno tu,
amore mio, così dolce.
Molte creature divengono luminescenti
lastricando il tuo cammino
boccioli mai fioriti
a rischiarare la via.
Mi hai condannato a notti da larva,
avvolto nel mio stesso sudore,
fradicio di rimorso fin dentro le ossa.
Perché? Perché?
mi sento forse superiore?
A Dio? All'occhio?
Mi tormento. Ti odio.
Chi siamo? E con quale diritto lo facciamo?
La spada pende sul mio capo.
Ostaggio di un figlio assassinato
Un germoglio mai nato.


... E le mie mani ancora sporche del suo sangue.
Ti sto raggiungendo.
Vi sto congiungendo.



Mi odio.

Stupida

Pubblicato la prima volta martedì, 19 ottobre 2010 alle 19:14



Mi sorridi, in silenzio, 
e ti sento gridare, disperata, 
come se tenessi a me, 
più che a qualsiasi altra cosa, 
su questo cazzo di mondo, 
come se fossi sul punto di morire, 
o non dovessimo vederci mai più. 


Mi abbracci, mi baci, 
ti lascio fare, non mi oppongo, 
lascio scivolare tutto ciò che fai, 
tutto ciò che dolcemente gridi. 


Dì qualcosa, dì qualcosa avanti, 
una frase dolce, o uno di quei baci, 
soffici come vetro che mi sfregia. 


Dimentica quel giorno maledetto, 
perché non tornerà mai più, 
dimentica tutto, non potrai mai essere nulla, 
per me. 


Ti amerei ancora, 
se solo fossi come un acido. 



Arcobaleno di Piombo

Pubblicato la prima volta giovedì, 29 luglio 2010 alle 21:32



Più ti guardo, 
e più non ti riconosco, 
non ricordo più come sono soffici e tuoi capelli, 
o tenere le tue labbra. 


Ho bisogno di morderle, 
ho bisogno di morderti, 
per sapere che sei mia, 
per sapere che non è tutto finito, 
come una terribile favola senza lieto fine. 


Drogami 
e possiedimi, 
finché saremo un solo spirito, 
un arcobaleno di piombo, 
di un solo colore, 
una nuvola di sangue, 
di una sola tonalità.

Luci di Natale

Pubblicato la prima volta lunedì, 14 dicembre 2009 alle 17:02



Quei giorni strani, quelli in cui si ha quel vuoto dentro, 
quella maschera malinconica, la schiena curva mentre si cammina, 
la testa bassa, nessun sorriso, ci si trascina per casa senza meta, 
si ha la sensazione di aver perso, di essere stati sconfitti, 
quasi che l'occasione si fosse presentata 
per un tempo infinitamente piccolo, e poi fosse sparita, 
ricordandosi di non tornare più, per lo stolto che la spreca. 
Mercoledì esame, leggo e le parole scivolano via, 
non cercano nemmeno di aggrapparsi alla memoria... 
Non ce la faccio, fisso lo sguardo fuori dalla finestra, 
è quasi Natale, l'aria gelida batte l'erba; 
mi riconosco là in mezzo, un fuscello percosso e impotente. 
Quanti treni ho perso? Quante occasioni ho sprecato? 
Perché mi ritrovo sempre ad aggrapparmi al piacere effimero? 
Mi sembra quasi che funzioni come un antidolorifico su di me, 
sentirsi amato e compreso per un po', poi il vuoto che torna, 
poi un altro piacere, catena interminabile, 
che da solo l'illusione di stare bene. 
L'avevo promesso, o lei o non avrei cercato nulla di serio, 
ora che la sto perdendo queste parole mi lacerano profondamente, 
alcune volte non reagisco nemmeno, come il fuscello malmenato. 
Con quale coraggio mi prostituisco pensando sempre a lei? 
Sono proprio un uomo di merda.

Un uomo seduto traccia la propria vita sulla sabbia

Pubblicato la prima volta sabato, 28 novembre 2009 alle 18:22


E dopo quattro lunghi mesi l'uomo mise di nuovo fuori la testa, 
il cuore gli scoppiava nel petto, 
uno scroscio quasi estraneo ormai, 
nascosto dal gelido materialismo, 
dall'istinto animale, 
dall'assenza di emozioni degne di essere chiamate tali. 


L'uomo capì di aver paura, 
la sicurezza,compagna dei mesi precedenti, 
era svanita. 
Lui teme quasi ogni cosa, 
è nudo, come un verme, 
alle intemperie del cuore. 
Si inganna, cercando di tenere lontani 
i misteriosi meccanismi della sua psiche, 
non li vuole accettare, 
non vuole essere così, 
teme che la gente perderà stima in lui, 
se si mostrerà un poco umano. 


Ora l'uomo è seduto in riva alle lacrime 
versate tanto tempo fa, sorride, 
riflettendo su tutto ciò che ha vissuto, 
e pensa...pensa se può essere un buon padre 
pensa al futuro... 
alla famiglia... 
alla vita...

Ghiaccio incandescente

Pubblicato la prima volta  lunedì, 16 novembre 2009 alle 21:48


Nessun maledetto abbraccio che mi riscaldi il cuore, 
nessun sospiro a rischiararmi l'anima. 
Sempre con il timore di non riuscire più a provare 
ciò che mi è stato dato per l'ultima volta tempo fa... 
Ronzio incessante di emozioni introvabili, 
di quelli che ti spaccano le cervella, 
ma con la quiete dentro mentre rinasce il sole. 
Abbracciami, abbracciami, 
senti il ghiaccio incandescente che mi scorre sotto, 
non riesco a scioglierlo, mi uccide da dentro, 
mi gela il sangue. 
Aiutami, abbracciami più forte, scaldami, 
ho bisogno di attingere dalla fonte per vivere, 
per muovermi dentro, e sentirmi vivo... 
Io e te, ti prego stringimi, 
se potessi avere da tutte ciò che puoi darmi tu, 
non sarei qui ora, con gli occhi lucidi... 
A ridere della mia strana vita...

Illusione

Pubblicato la prima volta giovedì, 5 novembre 2009 alle 21:33


Tutti con il naso verso l'alto, 
tutti in trepidante attesa, 
aspettando che io dipinga un illusione nel cielo, 
o che gli regali un'emozione, una notizia, 
qualcosa che faccia sembrare importanti 
le loro insulse vite. 
Sono ancora il migliore in quello, 
tengo alta l'attesa, 
faccio credere alle persone ciò che invece non esiste, 
li faccio felici, 
dipingendo il loro pezzetto di universo. 
Poi gli svelo il trucco, godendo 
nell'osservare il loro stupore da stolti. 
"Ah ma allora...","Ma quindi..." 
Stupidi, ancora una volta ho vinto io, 
ancora una volta vi ho fottuti, 
vi ho portati dove cazzo volevo. 
Disegno il caos, 
ma l'obiettivo ce l'ho sempre avuto davanti, 
è lì a portata di mano, 
lo sto per raggiungere...

Brutta

Pubblicato la prima volta giovedì, 22 ottobre 2009 alle 21:46



...Come la rugiada che ricopre tutto durante la notte, 
come un tramonto che abbraccia l'umanità intera, 
come l'aurora boreale, 
brutta come i tuoi occhi azzurri... 
...brutta come il firmamento stellato che ci guarda dall'alto...da sempre...

Terra

Pubblicato la prima volta sabato, 3 ottobre 2009 alle 20:09


Terra su terra,
mucchi di sofferenza e cuscini di lacrime,
corone di dolore...
Polvere alla polvere, terra alla terra,
questi fiori marciranno, annegati dal pianto
di quanti l'hanno amata..
Era parte di me.. anzi no, lo sarà per sempre. 

Insofferenza

Pubblicato la prima volta martedì, 22 settembre 2009 alle 22:22




Punta il dito, se ciò ti fa sentire forte.. 
Lo so, ti senti grande, ma non sei nulla, 
dimentichi la fraterna autocommiserazione che ci accomuna.. 
E ora brucia nelle tue offese 
ma sempre puntando il dito.. 
Ciò che è stato, 

ciò che fu non sarà più.. 
Ebbro di rancore, con un dito puntato contro da sempre, 
ti porto all'inferno con me, 
e bruceremo insieme. 


Ebbro d'amore nell'equinozio della vita, ancora... 
Pittore cieco, musicista sordo, scultore storpio, 
non so puntare il dito come fai tu, 
non so rendere patologica la mia situazione... 
...patetica...

Mostro

Pubblicato la prima volta martedì, 25 agosto 2009 alle 20:57


Sono l'essere peggiore dell'universo.
Lo so bene, un maledetto bastardo senza coscienza. 

Ma tu,che ti credi superiore,
cos'hai capito in tutti questi anni? 

Non te ne rendi conto, ma il non voler vedere
ti ha reso vulnerabile, molto più di me.
Ti guardo e non dici nulla, 
infame...
Credi sia semplice stare in questa buca
stracolma di cinismo e vomito? 

E crescono sempre più, il vomito e la rabbia. 

Stupido essere, ancora non capisco cosa vuoi da me,
giorno e notte, il tormento senza fine,
perseguitato dalla propria ombra,
proiezione mostruosa di ciò che sono diventato. 

Ma che cazzo vuoi? Vattene non ho bisogno di te.
Luce e buio, sempre col tuo fiato sul collo,
e mangi e dormi e scopi con me, dentro di me...
Ma ora hai chiuso, da oggi saremo due entità separate,
dividere l'indivisibile, contro natura. 

Ma è giunta l'ora,
mai più ira davanti allo specchio vedendomi un mostro accanto.
Il problema sono i piedi, il tuo appiglio. 
Rinuncerò a loro, farà molto male, ma è necessario. 

Qualsiasi cosa pur di separarmi dalla tua presenza ingombrante.
E poi sarò libero....per sempre...
senza di te...per sempre... 

Battiti e Sanguisughe

Pubblicato la prima volta lunedì, 3 agosto 2009 alle 17:25

[ispirata da Ticks And Leeches dei Tool,il titolo ne è la traduzione pura...devo sempre ringraziare le loro visioni,anche perchè questa vena provocatoria l'ho presa dal buon maynard...geniaccio bastardo XD] 


Batti, 
godi,
battilo questo ferro di merda,
percuotilo finché è caldo,
le grandi meretrici sono in attesa,
aspettano solo quello,
solo che ti presenti.
Alternati, stupido, fatti furbo,
una sera a testa, soddisfale e soddisfati,
è questo quello che cerchiamo, 
non è vero?
La soddisfazione di istinti primordiali incontrollati.
E' così sarete felici tutti, tu e loro,
ma tienile calde, per il tuo bene.
Lo senti come succhiano?
La senti la linfa che scorre via?
E dimmi, stupido, ti piace? 
Ti piace sentirti preso per il culo e vederti morire tra le loro cosce?
Ti deridono perchè tutto passa dalle loro mani, loro hanno il potere,
la tua felicità indissolubilmente legata a loro,
ruffiano bastardo.
Chiesa e Stato, puttane create da noi,
con il coltello dalla parte del manico,
dipendiamo da loro, maledette troie.
Lo senti come succhiano? 
La senti la linfa che scorre via?
Devi solo usarle e buttarle, come hai sempre fatto,
batterle e gettarle, inconsapevolmente avrai sconfitto la dipendenza,
inconsapevolmente avrai vinto. 
Lo senti come succhiano? 
La senti la linfa che scorre via? 

Forse ti hanno già prosciugato della tua dignità,
in realtà sei già morto tra le loro cosce.

Obliquo

Pubblicato la prima volta domenica, 2 agosto 2009 alle 14:51


Percorriamo questa via da millenni, 
lieti della distruzione che verrà. 
E' una scala lunghissima, 
di buona fattura,un tappeto rosso, 
crediamo che ci porti alla salvezza, verso l'alto. 
Non ci rendiamo conto di essere imperfetti, 
difettosi,ciechi. 
La scala ci conduce verso il basso, 
ridiamo,credendo di stare nel gius
to, 
mentre l'abisso dischiude le fauci 
e sputa sentenze sullo stupido genere umano. 
La luna ci avverte dalla notte dei tempi, 
il sole non ha potuto essere da meno, 
visitatori solitari comunicano con noi. 
Ma siamo anche sordi,o non vogliamo sentire. 



E nessun sole, nessuna luna, nessun visitatore 
sarà presente quel giorno. 
Solo spettatori sorridenti del nostro destino che si compie inesorabile, 
insaziabile cupidigia della razza umana, 
che ci porta sempre più su,sempre più giù.... 
fino a farci deridere dall'universo intero..... 
Chiedete aiuto al vostro dio, 
è colpa sua, idioti! 
Ecco a cosa è servito crearlo, ora usatelo per qualcosa, 
lo riempirete di merda e penserete di essere nel giusto, 
anche il giorno della fine....

La Maschera

Pubblicato la prima volta venerdì, 31 luglio 2009 alle 11:16



Due mesi. 
Ora puoi riesumare la maschera, 
in un cassetto, 
coperta di polvere, 
ma sempre ottima da indossare. 
Lei ti proteggerà per molto tempo ancora, 
come ha sempre fatto finora. 



Due mesi. 
E' tempo di scoprire il viso, 
una maschera strana, 
di quelle che tolgono le forze, 
ti rendono diverso, 
ti fanno del male. 
Buttala via e non riprenderla in mano mai più.

Il ciclo del tempo

Pubblicata la prima volta giovedì, 30 luglio 2009 alle 20:20





Come il pittore, che copre tutto con un solo colore, 
ho dato l'ennesima mano di bianco alla mia vita. 

Come l'orafo, in grado di ridare vita ai gioielli, 
ho ricreato i miei occhi. 

Come il fabbro, che fonde e riforma, 
ho fuso i sentimenti, formandone e temprandone degli altri. 

Spesso ho sentito l'estate dentro, ma, come nel ciclo del tempo, 
velocemente se n'è andata.

Spiral Out

Pubblicata la prima volta lunedì, 27 luglio 2009 alle 16:40






Le urla strazianti dentro la mia testa mi svegliano la notte, 
all'improvviso. 
Sognavo di piangere, 
ma apro gli occhi e mi accorgo di ridere. 
Occhi di luce mi fissano, 
sono io che mi rifletto nello specchio della mia anima. 
Se mi raggiungono è la fine, 
se mi raggiungono mi imporranno di restare uno stupido, 
un sognatore di merda, 
incapace di pormi con razionalità di fronte agli eventi. 
E allora corro, per me stesso, 
scappo da ciò che sono stato, 
il bene e il male si fondono in uno stato di semiincoscienza,
in cui vivo da molto tempo. 
Sto solo sognando, il tunnel in realtà è finito, 
davanti a un bivio ha deciso l'egoismo, 
siamo ciò che scegliamo di essere, 
il bianco e il nero, il bene e il male, 
saremo ciò che saremo. 
Smetto di sognare, torno al presente, 
inebriato dal pensiero di ciò che sarà, 
di quanto mi prenderò e sarà mio. 
L'animale che sta dentro ha emesso la sua sentenza, 
ora tutto diventa cenere, il bianco e il nero, 
niente più urla laceranti la notte, 
o pianti mascherati da risa sguaiate, 
niente più luci che mi fissano con insistenza, impedendomi il sonno. 
Nulla di illusorio, nulla di effimero, 
bene e male ancora uniti per dipingere la mia esistenza 
Era solamente un sogno,e mi sono svegliato... 
Ora sono in ginocchio, al cospetto dell'universo...