Pubblicata la prima volta lunedì, 27 luglio 2009 alle 16:40
Le
urla strazianti dentro la mia testa mi svegliano la notte,
all'improvviso.
Sognavo
di piangere,
ma
apro gli occhi e mi accorgo di ridere.
Occhi
di luce mi fissano,
sono
io che mi rifletto nello specchio della mia anima.
Se
mi raggiungono è la fine,
se
mi raggiungono mi imporranno di restare uno stupido,
un
sognatore di merda,
incapace
di pormi con razionalità di fronte agli eventi.
E
allora corro, per me stesso,
scappo
da ciò che sono stato,
il
bene e il male si fondono in uno stato di semiincoscienza,
in
cui vivo da molto tempo.
Sto
solo sognando, il tunnel in realtà è finito,
davanti
a un bivio ha deciso l'egoismo,
siamo
ciò che scegliamo di essere,
il
bianco e il nero, il bene e il male,
saremo
ciò che saremo.
Smetto
di sognare, torno al presente,
inebriato
dal pensiero di ciò che sarà,
di
quanto mi prenderò e sarà mio.
L'animale
che sta dentro ha emesso la sua sentenza,
ora
tutto diventa cenere, il bianco e il nero,
niente
più urla laceranti la notte,
o
pianti mascherati da risa sguaiate,
niente
più luci che mi fissano con insistenza, impedendomi il sonno.
Nulla
di illusorio, nulla di effimero,
bene
e male ancora uniti per dipingere la mia esistenza
Era
solamente un sogno,e mi sono svegliato...
Ora
sono in ginocchio, al cospetto dell'universo...
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